In genere quando si parla di obbligazioni l'investitore pensa, in prima battuta, sempre ai titoli di Stato, e, in particolar modo per l'investitore italiano, ai BTP.
Esiste però un vero e proprio mare magnum di obbligazioni, sia governative di numerosi altri stati che societarie, emesse cioè da società di capitali, soggetti privati che desiderano finanziarsi attraverso titoli di debito.
In questo articolo approfondiremo proprio questi strumenti finanziari.
I pro
In genere questa tipologia di obbligazioni presenta un premio in termini di rendimento lordo almeno dello 0,5/1 % rispetto al corrispondente titolo di Stato dello stesso Paese con stessa scadenza. Il premio nasce per rendere più appetibile questo strumento obbligazionario da un lato e per remunerare il maggior rischio di credito che una società privata ha, normalmente, rispetto ad uno stato sovrano nel quale svolge la propria attività d'impresa.
Se si opta poi per il cosiddetto segmento high yield, ovverosia quello delle obbligazioni ad alto rendimento con rating creditizio inferiore all'investment grade, quindi non accessibile a determinate tipologie di fondi o investitori, il ritorno delle obbligazioni societarie può essere vicino ai ritorni storici dell'azionario globale (7/8 %) a fronte di un rischio più contenuto implicito nel capitale di debito.
Queste obbligazioni possono dunque contribuire in un portafoglio d'investimento ad incrementare il rendimento atteso, incrementando in maniera meno marcata rispetto alle azioni il rischio complessivo.
I contro
Le obbligazioni societarie presentano anche degli svantaggi assolutamente rilevanti rispetto a quelle governative, due dei quali si vogliono approfondire in questa sede.
Il primo è senza dubbio il regime fiscale al quale sono sottoposte in Italia: difatti sia la cedola che l'eventuale apprezzamento in conto capitale dei corporate bonds sono tassati al 26%, così come gli investimenti in azioni o tutti quelli strumenti sottoposti ad aliquota non agevolata. Questo regime rende spesso le obbligazioni societarie sconvenienti rispetto alle controparti governative, specie nel segmento investment grade, nel quale i differenziali di rendimento rispetto ai corrispondenti governativi non sono così marcati.
Il secondo aspetto è quello relativo al lotto minimo di negoziazione: molti emittenti desiderano che le loro obbligazioni siano scambiate solo tra soggetti istituzionali qualificati, quindi decidono di apporre un lotto minimo di negoziazione di 100.000€ che rende di fatto non negoziabili per l'investitore retail ma anche per quello private moltissime delle obbligazioni quotate.
A livello di asset allocation la principale criticità delle obbligazioni societarie è legata alla correlazione con le azioni, specie nel segmento high yield, riducendo il ruolo di decorrelazione tipico delle obbligazioni in generale.
Il contesto tattico
Differenziale di rendimento di obbligazioni societarie statunitensi di rating BBB e BB
È arrivato dunque il momento di chiedersi se può essere un buon momento per investire in obbligazioni societarie.
Al solito la risposta a questa domanda è estremamente complessa, così come qualsiasi previsione sui mercati finanziari; possiamo però fare alcune interessanti considerazioni.
Possiamo vedere nel grafico di cui sopra che fa riferimento a società statunitensi che emettono obbligazioni di rating rispettivamente BBB (linea blu) e BB (linea rosa), un differenziale di rendimento rispetto ai Treasury americani storicamente basso, anche più basso dei minimi del 2021.
Questo può comportare un rischio consistente per l'investitore nel caso si finisca in uno scenario recessivo o comunque di rallentamento dell'economia: da un lato la FED probabilmente procederebbe a tagliare i tassi di interesse (effetto positivo) ma dall'altro gli spread tra le obbligazioni governative e quelle societarie, specie di rating BB potrebbe anche raddoppiare (effetto negativo).
Del resto però i valori assoluti di rendimento sono molto alti a livello storico, quindi l'investitore paziente e poco avverso al rischio potrebbe tenere le obbligazioni fino a scadenza, specie se questa non è troppo lontana nel tempo, non curandosi delle oscillazioni di breve periodo e incassando una cedola nominale storicamente alta.
Come investire su questa asset class?
Come accennato nelle righe precedenti l'investimento diretto in titoli corporate non è sempre agevole, esistono alcune emissioni con lotto 1.000 che sono acquistabili da tutti gli investitori (si pensi alle obbligazioni Telecom) ma la maggior parte dei prodotti è accessibile solo agli investitori istituzionali.
Un portafoglio bilanciato potrebbe prevedere obbligazioni accuratamente selezionate da un gestore o da un consulente finanziario altamente qualificato insieme ad ETF o fondi attivi di classe istituzionale (in questo segmento c'è infatti più spazio per la gestione attiva), soprattutto per il segmento High Yield che necessita di una maggiore diversificazione per neutralizzare almeno in parte il rischio di credito.
La nostra società, grazie all'esperienza ultraventennale di gestori esperti può aiutarti a costruire anche questa parte del tuo portafoglio, con strumenti sia diretti che di risparmio collettivo, quali fondi ed ETF.