top of page

Titoli Diretti o Sofisticatezza Finanziaria: Serve Veramente o Solo a Giustificare i Costi?

  • lucacopp
  • 2 mag
  • Tempo di lettura: 5 min

Premessa

Il panorama degli investimenti è in continua evoluzione e gli strumenti finanziari che popolano il mercato sono molteplici, dai più semplici ai più sofisticati. In particolare, il 26 maggio di quest'anno scadrà il titolo BTP Italia Mg25, una obbligazione governativa emessa dallo Stato Italiano, il 26 maggio 2020. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha già in programma, per il 27 maggio 2025, una nuova emissione dello stesso strumento. Questi eventi offrono un'ottima occasione per rivedere le strategie di investimento e ribilanciare i propri portafogli: quello che vogliamo analizzare è se vale la pena affidarsi a soluzioni finanziarie sofisticate, spesso elaborate e costose, o conviene puntare su titoli diretti che possano garantire trasparenza e contenimento dei costi.


Come Funziona il BTP Italia

Il BTP Italia è un titolo di Stato studiato appositamente per il risparmio retail, caratterizzato da un meccanismo di indicizzazione all’inflazione. Il suo rendimento cedolare si compone di due elementi:

  • Cedola Fissa: Una percentuale annua stabilita al momento dell’emissione che l’investitore percepisce ogni sei mesi sul capitale investito.

  • Componente Reale: una remunerazione variabile in termini reali, collegata all’andamento dell’indice dei prezzi (per i BTP Italia è l’indice  ISTAT dell’inflazione per le famiglie di operai e impiegati, al netto della componente tabacco – cod. Bloomberg ITCPIUNR ), e che al momento dello stacco cedola viene riconosciuta in aggiunta alla Cedola Fissa.

Questo sistema garantisce una protezione in termini reali del potere d’acquisto del capitale investito, assicurando che il rendimento sia appunto “reale” in termini finanziari, e non soggetto all’erosione dovuta dall’aumento dei prezzi di beni e servizi.

Nello specifico il BTP Italia Mg25, di prossima scadenza, dà diritto all’investitore di ricevere una cedola semestrale del 1,40% su base annua più l’inflazione di periodo, oltre ovviamente al rimborso del capitale investito a scadenza.



Confronto delle Performance: BTP Italia vs Fondi/ETF

Per mettere in luce le differenze tra l’investimento in titoli diretti e soluzioni di risparmio gestito, attivo o passivo, come fondi e ETF, osserviamo alcuni dati di performance degli ultimi 5 anni, periodo di investimento legato alla durata appunto del BTP Italia Mg25 ormai in scadenza. Vengono presi in analisi gli indici obbligazionari Fideuram (performance aggregate dei Fondi Comune di Investimento di casa Fideuram) e alcuni ETF obbligazionari governativi assimilabili all’investimento diretto nel BTP Italia Mg25. Di seguito una tabella riassuntiva:


Strumento

Rendimento cumulato lordo (%)

Rendimento annualizzato lordo (%)

BTPi 26/05/20-25 (BTP Italia)

25,84

4,70

Fideuram Bilanciati Obbligazionari

13,72

2,60

iShares € Inflation Linked Govt Bond UCITS ETF EUR (Acc) (MI)

10,84

2,08

Fideuram Indice Fondi Obbligazionari

3,67

0,72

Fideuram Obbligazionari Italia

3,02

0,59

iShares Italy Govt Bond UCITS ETF EUR (Dist) (MI)

1,85

0,36

iShares € Govt Bond 3-7yr UCITS ETF EUR (Acc) (MI)

-2,23

-0,45

Fideuram Obbligazionari Euro Governativi a Medio - Lungo Termine

-7,66

-1,58

iShares Core € Govt Bond UCITS ETF EUR (Dist) (MI)

-9,67

-2,01

Fideuram Obbligazionari Internazionali Governativi

-14,88

-3,17

I dati evidenziano chiaramente come il BTP Italia Mg25 abbia generato un rendimento lordo cumulato del 25,84%, quindi un rendimento lordo annualizzato di circa 4,70%. Questi risultati superano in maniera significativa i rendimenti degli altri strumenti presi a confronto, nonostante rappresentino la stessa asset class, e con una buona approssimazione, lo stesso rischio di credito, la stessa esposizione valutaria e la stessa durata di investimento.


Ovviamente tali prodotti rappresentano una soluzione di investimento estremamente più diversificata e gestita in maniera più o meno attiva, ma la riflessione da porsi e se tali caratteristiche valgono il differenziale di rendimento che tali prodotti portano all’investitore. Se prendiamo in analisi l’indice Fideuram Obbligazionari Italia, in assoluto l’indice che rappresenta il paniere di strumenti finanziari (Fondi Comuni di Investimento) più simile al BTP Itala Mg25, vediamo come l’investitore a fronte di un capitale investito di 100 euro, al termine dei 5 anni, si sia ritrovato con circa 103 euro, se invece avesse comprato in emissione e tenuto fino a scadenza il BTP Italia Mg25 ne avrebbe avuti oggi 125. E’ corretto però evidenziare anche come l’ETF iShares € Inflation Linked Govt Bond, formato da un paniere di titoli governativi dell’eurozona legati all’inflazione, strumento ancora più strettamente assimilabile al BTP Italia Mg25, abbia realizzato nel quinquennio un rendimento lordo cumulato del 10,84%, annualizzato del 2,08%. Quindi anche la scelta di investire in modo passivo, se pur migliorativo rispetto alla scelta di un gestore attivo, è comunque stata ampiamente peggiorativa, il 50% in meno di guadagno conseguito. Le conclusioni a questo punto sono semplici e chiare alla maggior parte degli investitori.    


Titoli Diretti vs. Soluzioni Aggregate: Un Confronto di Costi e Benefici

Quando si sceglie una strategia di investimento, gli investitori possono optare per due principali approcci:

  1. Investimento in Titoli Diretti

    Acquistare direttamente strumenti come il BTP Italia offre diversi vantaggi:

    • Trasparenza Completa: L’investitore conosce esattamente le caratteristiche e la struttura del titolo.

    • Costi Contenuti: Eliminando intermediari e commissioni di gestione elevate, il rendimento netto si preserva maggiormente.

    • Controllo e Personalizzazione: È possibile costruire un portafoglio in linea con le proprie necessità, adattandolo in maniera dinamica alle condizioni di mercato.

  2. Soluzioni Aggregate (Fondi ed ETF)

    Queste soluzioni offrono la comodità di una gestione professionale e una diversificazione immediata, ma hanno alcuni svantaggi:

    • Costi Strutturali Elevati: Le commissioni di gestione, le spese di performance e altri oneri possono erodere il rendimento finale.

    • Minore Trasparenza: Spesso è difficile avere una visione dettagliata di ogni singolo asset che compone il portafoglio.

    • Intermediazione Standardizzata: Le scelte d’investimento sono rese più omogenee e potrebbero non rispondere pienamente alle esigenze individuali.

    • Peggiore trattamento fiscale: la ritenuta per i frutti degli strumenti e prodotti finanziari che non siano titoli di stato e strumenti assimilati ai titoli di stato (per esempio Buoni Fruttiferi Postali, obbligazioni della Cassa Depositi e Prestiti, ecc.) subiscono una ritenuta più che doppia, con una aliquota al 26% anziché al 12.5%


Consulenza Bancaria, indipendente o di qualità? La Proposta di Tokos

Tradizionalmente, la consulenza bancaria basata sul modello del collocamento, ha orientato e tutt’ora orienta molti risparmiatori verso soluzioni di investimento “sofisticate”, vendendo prodotti gestiti in maniera attiva così da permettere all’investitore di avere una ridondante diversificazione e un fattore rischio sempre sotto controllo. D’altro lato invece, la consulenza indipendente ha sempre controbattuto tale logica, suggerendo prodotti passivi in grado di abbattere i costi non giustificati dei prodotti attivi a collocamento, alla luce dei rendimenti offerti dagli stessi quasi sempre sotto la media di mercato.

Quello che emerge da questo confronto, è una semplice e cruda verità: investire direttamente in titoli, come il BTP Italia, può portare a un rendimento significativamente migliore, senza perdere il controllo del rischio.


In questo contesto, Tokos si posiziona in modo distintivo, offrendo una consulenza mirata che utilizza in gran parte strumenti finanziari diretti (azioni, obbligazioni, strumenti di liquidità, ecc.) e non prodotti più o meno cari (fondi, ETF, ecc.). Questo approccio elimina la “sofisticatezza” finanziaria spesso inutile, che cerca di giustificare i costi elevati dei prodotti attivi; ma allo stesso tempo viene superata anche la “logica del risparmio” che si ottiene attraverso la scelta di prodotti passivi, puntando invece su trasparenza, controllo e ottimizzazione del rendimento per l’investitore.


Conclusioni

Se da un lato la “sofisticatezza finanziaria” dei prodotti quali fondi/ETF offre una gestione più o meno attiva e una diversificazione importante, dall’altro l'investimento in titoli diretti dimostra - attraverso i dati concreti analizzati in questo articolo - di poter garantire rendimenti migliori a parità delle altre variabili di investimento, e in ogni caso di avere un maggiore controllo e consapevolezza su rischi e opportunità del nostro portafoglio.


La scelta tra una consulenza bancaria tradizionale o una consulenza indipendente emerge chiara all’investitore attento alla massimizzazione del rendimento e al controllo del portafoglio, quindi la consulenza focalizzata sui titoli diretti rappresenta la via più sensata.


In conclusione, la nuova emissione del BTP Italia, prevista per il 27 maggio 2025, può essere l’occasione perfetta per rivalutare la propria strategia di investimento. Per chi desidera una consulenza trasparente ed efficiente, evitando il sovraccarico inutile di costi, Tokos può rappresentare non solo un'alternativa valida, ma la scelta migliore per navigare con successo il complesso mondo dei mercati finanziari.




bottom of page